Se in America spopolano interventi di aumento e rimodellamento del “lato b”, in Europa si preferiscono soluzioni non non invasive, ma tecnologicamente efficaci. Ecco i trattamenti effetto “squat” da conoscere.
di Luciana Caramia
Cosa hanno in comune tutte le sorelle del clan Kardashian? Dei glutei decisamente “importanti”, frutto di uno degli interventi chirurgici più in voga del momento. È il Brazilian Butt Lifting che, stando a una recente ricerca, è in crescita del 134% su suolo americano, richiestissimo com’è soprattutto dalle giovanissime che vogliono emulare proprio Kylie Jenner &co.
Il modello (social) è maxi
Quindi dopo anni impiegati in liposuzioni per ridurre, drenare e ridimensionare le adiposità, adesso l’estetica del derrière , almeno via social e oltreoceano, è cambiata: a farla da padrone sono le rotondità afroamericane, dalle Kardashian in poi, per continuare con Beyoncé e Rihanna, spesso additata dai chirurghi di tutto il mondo come “modelli” super gettonati dalle pazienti. Ecco quindi spiegata l’impennata di un trattamento come il Brazilian Lift.
Il problema è che questo tipo d’intervento, che unisce liposuzione a innesti di grasso sottocutaneo, sicuro non è: il pericolo è insito soprattutto nel fatto che sono molte le donne che pensano di sottoporsi a questo tipo di interventi in ambiti ambulatoriali spesso non adeguati e non all’altezza di garantire standard di qualità, come ha sottolineato anche la dottoressa Stefania Enginoli, chirurgo estetico.
I trattamenti in istituto
In Europa, ma anche in Italia, la tendenza preferisce altri modi per tonificare i glutei senza renderli innaturali ma, soprattutto, senza interventi di chirurgia estetica. “Le tecnologie non chirurgiche che si possono utilizzare in studio per tonificare i glutei sono diverse” continua sempre la dottoressa Enginoli.
Primo step, le onde
“C’è il NIR, che e’ una lunghezza d’onda vicino all’infrarosso e serve a smuovere i liquidi in eccesso e tonificare la pelle. Un’altra alternativa è Accent Prime, che unisce gli ultrasuoni alla radiofrequenza, per lavorare e ridurre il tessuto adiposo e tonificare la pelle con la radiofrequenza unipolare” racconta la dottoressa Enginoli.
Il macchinario effetto squat
“Dopo un ciclo di questi pre-trattamenti, iniziamo a lavorare sulla muscolatura con EMsculpt: si tratta di onde elettromagnetiche particolarmente focalizzate, che stimolano la muscolatura più profonda, aumentando il volume del muscolo trattato”. Ad oggi è il trattamento effetto “lifting per i glutei” più amato del momento, tanto che è stato scelto anche da star come Drew Barrymore.
Promette insomma di mimare un allenamento intensivo in palestra: il segreto è negli impulsi elettromagnetici che mandano stimoli ravvicinati ai muscoli per stimolarli a contrarsi, esattamente come succede durante gli squat. Solo, moltipilicati a 20mila in circa 30 minuti. In questo modo il muscolo si rafforza e il gluteo si solleva, con un effetto tonificante assicurato in tempi anche piuttosto brevi (intorno alle due settimane: consigliate almeno 4 sedute di 30 minuti).
Effetto ghiaccio per snellire
In caso di adipe, invece, il primo step è la Criolipolisi, che sfrutta le basse temperature per rompere i setti fibrosi. La criolipolisi è perfetta sugli accumuli adiposi localizzati sui glutei, come le culottes de cheval ad esempio, perché rimodella i contorni sfruttando il processo di lipolisi, che avviene grazie alle basse temperature: il freddo, in sostanza, fa implodere le cellule adipose, che poi vengono smaltite naturalmente dall’organismo (info: www.stefaniaenginoli.it)
Microvibrazione compressiva per rimodellare
Altra tecnica gettonatissima è la Endosphères Therapy che sfrutta invece un sistema di microvibrazione compressiva, sfruttando un rullo composto da sfere di silicone anallergico, che vanno ad agire sulle cause principali della cellulite: la stasi linfatica, l’accumulo di liquidi, gli aggregati di cellule adipose. Inoltre, rispetto ad altri trattamenti, il sistema riesce ad adattarsi al corpo su cui sta lavorando, ed in base alla resistenza dei muscoli e dei tessuti regola automaticamente la forza della compressione (info www.endospheres.com).
In tutti i casi si parla di trattamenti non invasivi, che permettono subito una ripresa della vita quotidiana, ma soprattutto non mettono a rischio la salute.
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