Candela profumata, accappatoio bianco e un siero miracoloso
di Marzia Nicolini
La vita che conduce Jennifer Lopez è indubbiamente quella di una donna very busy e felicemente multitasking, tra set cinematografici, palcoscenici in mondo visione e shooting di moda dagli orari impossibili. Due volte mamma, fresca di fidanzamento con l’amore di gioventù Ben Affleck, la 52enne del Bronx sa che quando i ritmi si fanno particolarmente frenetici occorre investire massima cura nello skincare, o il viso rivelerà inevitabilmente i segni di stanchezza. Nel suo caso, c’è un alleato beauty che – a detta della stessa Jennifer Lopez – fa miracoli, riuscendo a risvegliare il colorito glowy che tutte le invidiamo (guardatela struccatae diteci se non è un miracolo della natura con la sua pelle fresca da 20enne). Si tratta del siero That JLo Glow, un nome un programma. Ovviamente il brand è JLo Beauty. Ingrediente super star: un complesso antiossidante e super nutriente di olive. Per ottenere risultati occorre interiorizzare la filosofia di JLo: essere costanti. I risultati di tanta disciplina non si faranno attendere.
Il trattamento top per mantenere la pelle fresca e soda dopo i 50 anni come Jennifer Lopez
Jennifer Lopez ha fatto un patto con il diavolo, è evidente! Non un segno di cedimento cutaneo, non una macchia, rughe nemmeno a parlarne. Per tutte noi comuni mortali, la domanda è solo una: cosa è in nostro potere fare per rallentare i segni di ageing del viso? Spiega la dottoressa Stefania Enginoli, specialista in medicina estetica e laser-chirurgia con studio a Milano: “meno sole e più SPF 50, in primis. Ma anche tanta cura della skincare, selezionando pochi, ma ottimi cosmetici viso da usare su base quotidiana. Lato trattamenti anti age per chi desidera migliorare l’aspetto cutaneo senza alcun tipo di stravolgimento, raccomando di provare il nuovo trattamento laser Alma Hybrid. Sfruttando in maniera sinergica e avanzata due lunghezze d’onda integrate contemporaneamente, ottimizza la sua azione. Il CO2 lavora scaldando il derma in profondità e consentendo un’esfoliazione dell’area cutanea colpita, mentre il 1570 lavora scaldando ancora più in profondità il derma senza ablazione (esfoliazione). Quel che si ottiene è un resurfacing e ringiovanimento della cute del viso, il tutto in maniera non invasiva, con la sola (importante) accortezza di non esporsi al sole nelle settimane a venire. Il trattamento può essere effettuato anche solo usando la lunghezza d’onda 1570, in questo caso senza tempi di recupero, dato che si verificherà solo un lieve rossore che rientra entro un massimo di 48 ore. L’indicazione è quella di personalizzare il percorso laser con un esperto qualificato, che sappia indicare le migliori tecnologie e tempistiche, personalizzando la strategia anti età”.